Quando si parla di mal di schiena, solitamente ci si riferisce ad un dolore localizzato nella zona lombare, ovvero la parte bassa della colonna vertebrale, ma esso può essere localizzato anche nella parte superiore, in corrispondenza della gabbia toracica e delle scapole e avere origine articolare, muscolare, nervosa o connesso a patologie ben più serie come ernia del disco o tumori.
Vediamo insieme di cosa si tratta, quali sono i sintomi, le cause e le terapie disponibili.
Indice
1 Dolori alla schiena: i sintomi
Indolenzimento, fitte improvvise, dolore che dalla zona lombare si irradia verso una gamba: i mal di schiena non sono tutti uguali per questo riuscire a osservarne e classificarne i sintomi, specie durante le visite medico-specialistiche, è di cruciale importanza.
- Indolenzimento muscolare
- Fitte lancinanti e improvvise
- Dolore che si irradia verso la gamba (o entrambe)
- Riduzione della flessibilità e mobilità della colonna
- Dolore che peggiora a riposo, quando ci si piega o camminando
- Difficoltà a mantenere la posizione eretta
- Dolore che aumenta in posizione supina
Secondo l’American College of Physicians, il mal di schiena può essere diviso in 3 gruppi in base al perdurare dei sintomi:
- Acuto, che dura da meno di 4 settimane
- Subacuto, tra le 4 e le 12 settimane
- Cronico, se dura da più di 3 mesi.
Se il dolore alla schiena acuto di solito si risolve da solo, grazie a trattamenti non farmacologici, come massaggi e manipolazioni, oppure all’uso di farmaci antinfiammatori, il discorso cambia quando abbiamo a che fare con un mal di schiena cronico o subacuto: la visita specialistica è indispensabile per capirne la causa e la giusta terapia.
Il problema più comune riscontrato tra chi soffre di questo disturbo, comunque, è il mal di schiena semplice in cui il dolore è ben localizzato, coinvolge la colonna vertebrale o al massimo la coscia e, solo in qualche caso, anche il nervo sciatico.
Ci sono però sintomi che sono veri e propri campanelli d’allarme di problematiche ben più gravi che non vanno trascurati: si tratta di disturbi che possono avere origine muscolare, tendinea, infiammatoria oppure ossea. In questi casi una diagnosi precisa è indispensabile, per evitare esami, prestazioni e terapie inutili, che spesso inducono frustrazione nel malato.
2 Dolore alla schiena: le terapie
Come abbiamo visto le caratteristiche, l’intensità e la sua durata del dolore sono informazioni molto importanti per capire le cause del mal di schiena e consentire allo specialista di avviare il percorso diagnostico e terapeutico più appropriato.
Dalla scoliosi alla stenosi vertebrale, dall'ernia discale fino alle instabilità vertebrali, ogni tipologia di mal di schiena necessita di un approccio terapeutico preciso e su misura. Per questa ragione l’anamnesi e un esame obiettivo sono fondamentali.
Terapie farmacologiche
Oltre all’assunzione dei classici farmaci antinfiammatori, in caso di dolore cronico si utilizza, spesso, la terapia antalgica, detta anche medicina del dolore ovvero: terapie infiltrative, peridurali, crioanalgesia, cifoplastica, denervazione dei nervi periferici, trattamenti intra-discali, ecc.
Fisioterapia
Esistono diversi approcci di fisioterapia per trattare il mal di schiena: uno dedicato alla fase acuta, più statico e passivo, l’ altro più dinamico ed incentrato sulla rieducazione posturale. Nella fase acuta si cerca, dunque, di ridurre la fase infiammatoria eseguendo una serie di terapie strumentali (tecar, laser, magnetoterapia, tens, massoterapia decontratturante). Una volta ottenuta una condizione di normalità della zona dolente, si può iniziare con un approccio più attivo e partecipe: la ginnastica posturale.
Ozonoterapia
Tra le più diffuse terapie conservative dell’ernia discale, l’ozonoterapia ha dimostrato grande efficacia nel ridurre le dimensioni dell’ernia con una significativa riduzione della sintomatologia dolorosa. Essa prevede la somministrazione di ozono intra-discale, peridurale o paravertebrale.
Terapia a infrarossi
La terapia a infrarossi è sempre più apprezzata per il trattamento delle patologie a carico di colonna vertebrale e della muscolatura. Il calore in combinazione con bio-magneti, stimolazione plantare, terapia lombare e cervicale, determina un rilasciamento muscolare, l’attenuazione degli stati dolorosi e un effetto trofico sui muscoli.
Metodo osteopatico
Il metodo Strain Counterstrain è una tecnica manipolativa che si avvale di un approccio neurologico, indiretto e passivo, che si concentra su punti tesi e dolenti chiamati Tender Point e, facendosi guidare dalla risposta di rilassamento di questi punti, arriva alla normalizzazione del tono muscolare e alla risoluzione del dolore.
Trattamento ortesico
Generalmente il busto ortopedico personalizzato, associato alla ginnastica, rimane il principale e più efficace strumento nel trattamento conservativo della scoliosi. In genere si la correzione con il busto gessato permette di raggiungere una riduzione delle curve che un corsetto di materiale plastico, sia pure ben fatto, non permetterebbe di ottenere.
Al momento è in fase di studio un rivoluzionario sistema “dinamico”, che prevede l’utilizzo di “vescicole” pneumatiche, di varie forme e misure con una spinta a pressione uniforme, controllabile e “dinamica”, poiché attiva in ogni singolo movimento del paziente.
Il trattamento chirurgico della scoliosi viene riservato, invece, ai casi più gravi o perché diagnosticati tardivamente o perché scarsamente responsivi al trattamento ortesico. L'intervento tradizionale si chiama artrodesi e prevede di fissare la colonna raddrizzata con due barre di titanio alle viti o uncini. Esiste anche una tecnica mininvasiva, messa a punto da George Picetti, riservata ai casi in cui la curva scoliotica primitiva sia unica e interessi il tratto dorsale.
Chirurgia mini-invasiva
Quando l’impiego di farmaci antinfiammatori, corsetti ortopedici e fisioterapia non sono in grado di apportare benefici, la chirurgia mini-invasiva rappresenta la soluzione più efficace.
Si tratta di interventi di alta complessità chirurgica, che richiedono un livello organizzativo molto elevato, attrezzature e strumentazioni di alta qualità oltre a tecniche molto avanzate in modo da ridurre al minimo il dolore per il paziente ed accelerare la ripresa funzionale.
Spostamento neuro-strutturale
Una testa e un collo in posizione disfunzionale a causa di uno spostamento strutturale, come l’Atlas Displacement Complex, potrebbe determinare l’invio al cervello di informazioni distorte riguardo alla posizione del corpo nello spazio e il determinarsi di un sistema di compensazione con conseguenze importanti sulla salute della colonna vertebrale.
Sindrome da deficit propriocettivo
La Sindrome da Deficit Propriocettivo, definita nel 1979 dal Prof. Henrique Martins da Cunha, sarebbe alla base di numerosi disturbi che coinvolgono la colonna vertebrale: dolore al collo, contratture muscolari, mal di schiena, dolore toracico e agli arti. All’origine ci sarebbe una scorretta integrazione (dispercezione) delle informazioni ricevute dal cervello dai sensi, alle quali risponderebbe con comandi “sbilanciati” che, a lungo andare, determinerebbero l’insorgere dei disturbi.
Intolleranze alimentari
Chi soffre di colite, gastrite e “pancia gonfia” ha maggiori probabilità di sviluppare anche mal di schiena, lombalgia o lombosciatalgia. Il perdurare dello stato infiammatorio di stomaco e intestino, infatti, porterebbe nel tempo allo sviluppo di problemi all’apparato osteoarticolare (dolori articolari, dolori muscolari, lombalgia, crampi).
3 Mal di schiena: le cause
La colonna vertebrale (o rachide) è una struttura complessa - costituita da 33/34 vertebre - che ci permette di mantenere la posizione eretta, di muoverci e di camminare. Nell'espletare queste funzioni, essa è continuamente sottoposta a stress meccanici che, a lungo andare, possono favorire non solo l'insorgenza di dolori ma anche patologie vertebrali più serie.
Ma quali sono, esattamente, le cause più comuni dei dolori vertebrali? Vediamole più nel dettaglio qui sotto.
Sforzi eccessivi, contratture e microtraumi
Spesso è sufficiente sollevare un oggetto pesante o fare un movimento brusco, per procurarsi forti ed improvvisi dolori alla schiena. Anche praticare attività fisica non adeguata al proprio stato, un colpo di freddo o una torsione improvvisa del busto, possono irrigidire i muscoli profondi della colonna vertebrale causando il cosiddetto “colpo della strega”. Questo disturbo si manifesta con un dolore intenso e improvviso, quasi sempre senza sintomi premonitori.
Problemi posturali
Recenti statistiche affermano che i difetti di postura interessano il 25% degli italiani e si manifestano con dolori artrosici e muscolari. Addirittura alcuni dei fattori eziopatogenetici della scoliosi e nei dolori della colonna vertebrale potrebbero essere causati da problemi posturali. Numerosi studi ed esperimenti evidenziano, infatti, come il muscolo retto mediale dell’occhio e i meccanocettori dei piedi siano correlati attraverso il muscolo soleo e il sistema vestibolare.
Artrosi
Questa malattia cronica di tipo degenerativo interessa più di 4 milioni di italiani e colpisce prevalentemente il rachide (le vertebre) ma anche ginocchia, anca e polsi. Essa determina una progressiva perdita della cartilagine articolare, che viene sostituita da nuovo tessuto osseo con conseguente dolore e rigidità dei movimenti.
Ernia del disco
Patologia da usura o da sforzo, che colpisce indifferentemente uomini e donne, provoca un dolore intenso e invalidante che, spesso, si irradia agli arti inferiori. L’ernia discale è determinata dalla fuoriuscita del nucleo morbido di uno o più dischi intervertebrali, a causa di una compressione.
Osteoporosi
Le probabilità di ammalarsi di osteoporosi aumentano non l'età (per la donna a partire dalla menopausa). Si tratta di una malattia asintomatica, caratterizzata da alterazioni della struttura ossea, che determina una riduzione della resistenza e un rischio maggiore di fratture. Anche se tutti i distretti scheletrici possono essere interessati da fratture da fragilità, il fenomeno più diffuso è il crollo vertebrale e, a seguire, le fratture di femore e polso.
Stenosi spinale
Il restringimento dello spazio cavo vertebrale che racchiude il midollo e le terminazioni nervose, determina una compressione dei nervi. I sintomi sono molto simili a quelli dell'ernia del disco, anche se, in questo caso, il processo è più lento e graduale. I pazienti lamentano dolore alla schiena, debolezza alle gambe, dolore ai glutei o formicolio alla gamba in estensione o durante la deambulazione.
Spondilite anchilosante
Si tratta di un’infiammazione cronica a carico delle articolazioni della colonna vertebrale, che la rende meno mobile e flessibile. Nei casi più gravi la colonna può fondersi formando una struttura unica. I disturbi tendono a svilupparsi gradualmente, di solito in diversi mesi o anni ed includono lombalgia, rigidità, dolore ad altre articolazioni e affaticamento.
Infezioni sistemiche
Tra le cause del mal di schiena ci sono anche le patologie reumatiche i cui sintomi possono presentarsi in maniera intermittente durante tutta la vita e avere diversi gradi di intensità. Di solito è un dolore che limita la mobilità, peggiora a riposo e migliora con il movimento.
Anomalie della colonna vertebrale
Cifosi, lordosi e scoliosi sono le più comuni alterazioni delle curve naturali colonna vertebrale che procurano mal di schiena e disturbi funzionali. La prima è caratterizzata da una accentuazione della curva dorsale della colonna, la lordosi vede un aumento della curva lombare, mentre la scoliosi è una vera e propria malformazione con diversi livelli di gravità e in alcuni casi origine genetica.
Tumori vertebrali e dei nervi
Generalmente il primo sintomo di un tumore vertebrale è il dolore, generalmente, sordo e continuo che aumenta a riposo o durante la notte e non è collegato ad un movimento o una posizione specifica. Può coinvolgere la sola schiena oppure altre parti del corpo e, in caso di compressione del midollo spinale, determinare anche deficit neurologici e paraplegia. Altra patologia tumorale è il neurinoma del plesso lombare: tumore benigno dei nervi originato dalla moltiplicazione delle cellule di Schwann. Si presenta con un dolore associato a perdita di sensibilità, rigidità muscolare e limitazione dei movimenti.
Rimedi fitoterapici
La fitoterapia è una medicina naturale che utilizza le sostanze contenute nelle piante come rimedi di cura. È una delle più antiche pratiche usate dall'uomo per curare i propri disturbi, se ne trovano tracce, difatti, in civiltà antichissime. Alcune delle sostanze naturali, infatti, sono dotate di proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche.
4 Mal di schiena: le cure alternative
Nei casi di dolori alla schiena di tipo acuto, dovuti a errata postura, colpo della strega, contratture o problemi alimentari, le terapie alternative come la fitoterapia, la medicina manipolativa, la chiropratica o l’attività fisica possono rivelarsi molto efficaci.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Corsi di ballo
È ormai noto come l’attività fisica possa aiutare a ridurre il rischio di soffrire di mal di schiena. Tango, salsa, bachata, swing, boogie-woogie, valzer e samba, eseguendo bene i movimenti, dunque, consentirebbero di imparare a mantenere una postura corretta in modo da contrastare i più comuni disturbi alla schiena e lo stress. Un effetto benefico che ha spinto un numero sempre maggiore di italiani a seguire un corso di ballo.
Nordic Walking
Disciplina sportiva adatta a chiunque e a tutte le età, il nordic walking offre ottime potenzialità in termini di benessere generale migliorando la postura e la coordinazione e riducendo mal di schiena, cervicalgie, patologie neurologiche, ecc. Un modo alternativo di prendersi cura della propria schiena ed evitare i disturbi più comuni che colpiscono l’apparato muscolo-scheletrico.
Upper Cervical
I chiropratici specializzati curano da anni i pazienti affetti da sciatica, artrosi, degenerazione discale e lombalgia. Grazie alla correzione vertebrale specifica del tratto cervicale superiore, la maggioranza dei pazienti manifesta un notevole miglioramento a livello sia di intensità che di frequenza del dolore lombare. Scopriamo come in questo video.
Riabilitazione Neurosensoriale
Rieducazione neuromuscolare cognitiva tramite biofeedback, prismi percettivi attivi e neuralterapia sono alcune delle terapie che la medicina di regolazione propone per risolvere le cause alla base di lombalgie, sciatalgie e comuni dolori alla colonna vertebrale.
Metodo Furter
Questo tipo di medicina manipolativa consiste in una neuro-stimolazione graduale, progressiva della pelle, del connettivo, dei muscoli e dei nervi sottostanti ed è indicata in un gran numero di patologie croniche dell’apparato locomotore e della schiena.
5 Prevenzione del mal di schiena
Come abbiamo visto i disturbi della colonna spinale sono una delle problematiche maggiormente diffuse in Italia come nel resto del mondo. Ecco perché, oltre alla diagnosi e cura, è bene evidenziare l’importanza della prevenzione, che consiste nell’adottare tutta una serie di comportamenti finalizzati a mantenere la colonna vertebrale in buona salute.
Va però specificato che, quando si parla di prevenzione, in realtà bisogna distinguere due diversi livelli: la prevenzione primaria e quella secondaria.
La prevenzione primaria riguarda l'acquisizione delle corretti stili di vita che ti aiutano a combattere il mal di schiena prima della sua comparsa.
- Seguire un’alimentazione sana per evitare il sovrappeso
- Mantenere tonico e flessibile l’apparato muscolare
- Imparare a mantenere una postura corretta
- Usare sedute ergonomiche in ufficio come in smartwoking
- Limitare stress e ansia
La prevenzione secondaria, invece, si fonda invece su un intervento rieducativo con l’obiettivo di ristabilire le condizioni precedenti al trauma e allontanare il rischio di eventuali recidive, tramite un programma educativo-riabilitativo.